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21 03 2013 | Rimini | Indino presidente provinciale di Confcommercio

Giovedì, 21 Marzo 2013

mattone

Rimini | Indino presidente provinciale di Confcommercio


E’ Gianni Indino, presidente del sindacato delle discoteche, a succedere a Richard di Angelo alla guida della Confcommercio provinciale riminese. La sua, precisa subito, sarà una gestione in “continuità rispetto al passato, un periodo in cui l’associazione ha posto le basi per il futuro. Proseguendo l’opera di Richard di Angelo, nella mia agenda ci sono dei temi prioritari come credito, pressione fiscale, semplificazione, abusivismo fiscale”.


Indino è stato eletto dall’assemblea ieri sera, resterà in carica per cinque anni. Rinnovata a metà anche la giunta con Nicola Angelini, presidente provinciale Fiva, e Gaetano Callà, della Federazione dei pubblici esercizi, della vecchia guardia. A loro si aggiungono Leonardo Livi, rappresentante del centro storico di Rimini, Stefano Caldari e Giovanna Giusto alla guida rispettivamente delle delegazioni di Riccione e Santarcangelo.


Punto forte dell’agenda di Indino sarà il turismo, “che deve ripartire dalla nostra risorsa più preziosa che è il mare”. Al proposito, precisa Indino, “noi siamo da sempre contrari al trc perché ci sembra un doppione di ciò che abbiamo già. E diciamo da tanto che sarebbe stato meglio spendere tutti quei soldi nella cura del nostro mare”, cioè risolvere il problema delle fogne di Rimini.


Fondamentali sono per Indino le infrastrutture, “aeroporto, fiera, palazzo dei congressi & co., avranno ruolo centrale. Sulla vicenda dell’aeroporto, poi, noi entriamo a spada tratta”. Cosa vuol dire? Cosa farete per il Fellini? “Noi commercianti siamo già scesi in campo con una importante componente economica. Su questo segmento abbiamo già dato e molto. Adesso vogliamo difendere quanto fatto da noi sinora, non permetteremo la dispersione di questo nostro investimento”.


In linea con il predecessore anche rispetto alla questione masterplan e piano strategico (la Confcommercio non è entrata nella srl che raccoglierà l’eredità di Rimini venture). “Non siamo assolutamente contro lo sviluppo della nostra città, ma alcuni atteggiamenti che rileviamo non vanno nella direzione che ci auspichiamo. Certamente su questo ci sarà un confronto nelle giuste sedi. Col masterplan, in particolare, siamo in disaccordo perché secondo noi è ingiusto dare l’immagine di una Rimini dove non esisteranno più auto. Il nostro motto è ‘no parking no business’. Secondo noi la strategia giusta è quella di consentire alle auto di arrivare al luogo dove desiderano andare e fornire dei parcheggi adeguati dove queste auto possano essere lasciate. Rimini non è una cartolina estiva è un luogo dove si vive, lavora, soggiorna durante tutto l’anno e di questo le strategie di sviluppo degli amministratori dovranno tenere conto”.


Sicurezza. “Con riferimento al taglio delle province noi combatteremo per far avere a Rimini alcuni presidi fondamentali. Primo fra tutti la Camera di commercio e anche Prefettura e tutti i presidi per la sicurezza. Forlì e Ravenna dovranno capire che noi siamo un’altra cosa. Abbiamo necessità che questi asset rimangano sul territorio”.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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